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Il cavallo dello Jutland è un cavallo frugale, che ha per natura la tendenza ad alimentarsi di cibo che trova nell’ambiente naturale in cui vive.
In passato, il suo mangime era costituito da paglia tagliata, cime di rapa, barbabietole, patate, ortaggi a radice. Solamente per le fattrici, per gli animali malati o animali che venivano utilizzati per lavoro nei campi, veniva fornito nella razione anche il grano, oltre al fieno. Al giorno d’oggi, il mangime è una miscela costituita da fiocchi di mais, avena, orzo e grano, ma in quantità limitate, in aggiunta al fieno.
Un cavallo adulto dello Jutland mangia in media 20-25 kg di mangime al giorno. Il fabbisogno di fieno è di 1,5 kg per 100 kg di peso vivo dell’animale, ma l’ideale sarebbero 2 kg di fieno per 100 kg di peso vivo. La razione è diversa in base ai differenti fabbisogni degli animali e in base al fatto che l’animale al quale noi somministriamo la razione sia un puledro, una fattrice in lattazione o un adulto. Oltre al fieno si possono apportare nella razione cereali, come avena, orzo, grano e mais.
Questi cereali hanno quantità diverse di carboidrati, quindi apportano differenti quantità di energia. L’avena ha carboidrati semplici, ad assorbimento rapido, in quantità di circa 350 grammi per kg di avena. L’orzo ha carboidrati complessi, ad assorbimento lento, in quantità di circa 500 grammi per kg di orzo.
Il grano ha carboidrati complessi ad assorbimento lento, in quantità di circa 800 grammi per kg di grano. Il grano non è utilizzato in grandi quantità, perché provoca stitichezza. Questo può essere sostituito dalla crusca di frumento, che ha un alto tenore di proteine e fosforo; il mais ha carboidrati complessi, ad assorbimento lento, in quantità di circa 670 grammi di amido per kg di mais.
Il cavallo dello Jutland ha una struttura ossea importante, quindi ha un alto fabbisogno di minerali, soprattutto fosforo, che può essere loro somministrato con miscele vitamino-minerale (che viene utilizzata anche per i bovini).
Il cavallo dello Jutland ha un elevato fabbisogno proteico, che risulta essere particolarmente importante nei puledri e cavalli giovani, per la crescita; nelle fattrici gravide, nei primi tre mesi di gravidanza, e le fattrici in allattamento, per mantenere il peso vivo durante il periodo di allattamento.
Nel passato, quando il cavallo dello Jutland veniva utilizzato per i lavori nei campi, aveva un più elevato fabbisogno di proteine rispetto al cavallo dello Jutland che ora viene utilizzato nelle esibizioni e nella valutazione morfologica. Wikipedia.
[Redazione Giornalisti Equestri]