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La noia, lo stress, l’abitudine e la dipendenza sono tutte possibili cause di paralisi e succhiare il legno. In uno studio del 2002 il legame tra le condizioni intestinali come l’infiammazione gastrica o colica ha dimostrato che l’ulcere allo stomaco poteva essere correlato al fatto che un cavallo diventi un paralitico.
Lo stress viene indotto quando le esigenze ambientali producono una risposta fisiologica, se tale risposta ha un lungo periodo di durata, supera la normale capacità normativa naturale dell’organismo.
Uno studio ha suggerito che l’animale usa il paralizzante come metodo di coping quando non può essere visto un tempo o stressful situation.
I ricercatori ora generalmente concordano sul fatto che il paralizzante e il succhiare il legno si verifica più spesso nei cavalli stabili (annoiati), sebbene il cavallo possa esibire questi comportamenti anche in altri luoghi.
Studi recenti indicano che il cullaggio si verifica più spesso nei cavalli svezzati come stabili puledri, piuttosto che al pascolo. Nello stesso studio, l’alimentazione dei concentrati dopo lo svezzamento è stata associata a un quadruplo aumento del tasso di sviluppo del cribbing.
I purosangue sono i cribbers più diffusi, quindi ciò suggerisce potrebbe esserci una componente genetica, tuttavia può essere confuso da diversi usi e gestione di diverse razze ippiche.
I purosangue hanno tre volte più probabilità di sviluppare questa stereotipia rispetto a qualsiasi altra razza, sostenendo che questa potrebbe essere una componente genetica.
L’ambiente gastrointestinale e le routine di alimentazione sono stati un argomento cruciale, suggerendo che forse le concentrazioni di grano, i rapporti e i foraggi erano la causa principale delle ulcere, facendo sì che l’animale eseguisse la stereotipia orale come metodo di comfort.
Il paralizzante è una stereotipia orale, tende a svilupparsi negli animali in cattività come mezzo per far fronte allo stress e può essere indicativo di un benessere ridotto.
Le diete altamente energetiche ingerite in breve tempo sono uno dei fattori di rischio più rilevanti per lo sviluppo del cribbing.
Fonte : PMC / ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5081461 (in lingua inglese)
[Redazione Giornalisti Equestri]