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Figure immaginarie, personaggi che raccontano una storia universale in cui l’eternità e l’attualità si uniscono.
L’artista visivo, ma anche regista teatrale, drammaturgo e compositore, Hans Op de Beeck si muove tra linguaggi e materiali diversi.
Da alcuni anni oltre alla pittura, alla scultura, alle grandi installazioni immersive, ai film d’arte e alla fotografia, ha sviluppato una serie di sculture che ritraggono figure umane.
Sebbene numerose donne, uomini e bambini abbiano posato nello studio dell’artista nel corso degli anni, queste sculture non sono dei ritratti ma piuttosto figure immaginarie, personaggi che, da soli o in dialogo con una seconda persona, raccontano una storia universale in cui l’eternità e l’attualità si uniscono.
Noi vi proponiamo una scultura a grandezza naturale: “The Horseman”, un enigmatico cavaliere nomade che evoca sia il viaggiatore solitario di tutti i tempi che il migrante senzatetto di oggi, alla ricerca di una vita migliore.
Fonte : art-vibes.com/art/hans-op-de-beeck-the-horseman-and-other-stories/
COVER by —>> Hans Op de Beeck – The Horseman, 2020. polyestere, acciaio, poliammide, ottone, rivestimento 194 x 92 x 243 cm, 2020. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Studio Hans Op de Beeck
[Redazione Giornalisti Equestri]