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La Pandemia divoc ha portato alla chiusura di gran parte degli ippodromi italiani. Uno «scandalo» contro il quale Vittorio Feltri, sulle colonne del Giornale, ha scritto parole durissime: «(…) lo Stato ha spremuto il limone e ora lo ha gettato nella spazzatura (…)».
E poi: «(…) Sono stato un biennio presidente degli ippodromi milanesi e ne ho viste abbastanza per capire. I nostri addetti agli allevamenti, alle scuderie e alle gare, e perfino gli spettatori delle medesime, non amano gli atleti quadrupedi: li usano, li sfruttano e li scartano. Li eliminano quando sono spompati, poco competitivi. In altri Paesi li usano e li sfruttano allo stesso modo, ma li rispettano anche dopo, a carriera conclusa. Li mantengono per gratitudine. Ecco. La gratitudine è ciò che manca a noi. E di conseguenza manca la cura che bisogna riservare a chi ci ha servito con generosità. Già, perché i cavalli sono generosi (…)».
[Redazione Giornalisti Equestri]