Reading Time: 2 minutes read
Il dipinto raffigura un episodio storico, la battaglia tra fiorentini e senesi combattuta a San Romano il 2 giugno 1432.
I senesi, guidati da Bernardino Ubaldini della Carda, erano in netta superiorità, ma i fiorentini, comandati da Niccolò da Tolentino, dopo essersi spinti per una ricognizione presso la torre di San Romano (Torre Giulia), nei pressi di Montopoli in Val d’Arno, decisero di attaccare improvvisamente.
Quando lo scontro volgeva ormai a sfavore di Firenze, ecco che dall’altra parte del fiume sopraggiunse la colonna dei rinforzi del capitano generale delle milizie fiorentine Micheletto da Cotignola. I senesi allora, ormai stremati dalla battaglia, si diedero precipitosamente alla fuga.
Le tre tavole, che rappresentano tre momenti salienti della giornata di battaglia, figuravano nell’inventario redatto subito dopo la morte di Lorenzo il Magnifico (1492), come esposte “nella camera grande terrena, detta La camera di Lorenzo”, con riferimento al palazzo Medici di via Larga a Firenze.
Per tutto il XX secolo si è creduto che le tre tavole fossero arrivate a Lorenzo in via ereditaria, tramite la commissione diretta di suo nonno Cosimo il Vecchio.
Scoperte documentarie più recenti hanno invece chiarito definitivamente le vicende della commissione e della datazione della serie: esse erano state pagate nel 1438 dal ricco ed eminente Lionardo Bartolini Salimbeni, il quale aveva partecipato alla campagna di Lucca, che aveva avuto proprio negli episodi di San Romano i momenti più salienti.
I suoi due figli, Damiano e Andrea avevano trasferito l’opera nella villa di famiglia nei dintorni di Firenze, a Santa Maria a Quinto, sui colli a nord-ovest della città. Qui li vide il Magnifico, che insistette tanto per averle e le ottenne nel 1484.
Con la vendita di Palazzo Medici ai Riccardi, nel 1659, il dipinto, assieme a tutti gli altri arredi, pervenne alla Guardaroba medicea.
Nel 1784 le tre tavole arrivarono agli Uffizi; in seguito si decise che i tre pannelli erano troppo simili e si tenne a Firenze quello meglio conservato (Disarcionamento di Bernardino della Carda), vendendo gli altri due come inutili doppioni.
La tavola della National Gallery fu acquistata nel 1857; quella del Louvre nel 1863, con la collezione Campana. wikipedia .
[Redazione Giornalisti Equestri]