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Il cavallo ligneo di Palazzo della Ragione a Padova, manufatto di m 5,75 di altezza e con una circonferenza di m 6,20, fu fatto eseguire nel 1466 da Annibale Capodilista: era stata realizzata per una straordinaria festa, che si svolse a Padova tra le piazze dei Signori e del Capitanio.
La sfilata vide una fortissima presenza del popolo della città e di altre genti richiamate da fuori dall’eccezionalità dell’avvenimento.
I successivi poemetti di Giovanni Giacomo Cane e Lodovico Lazzarello ci tramandano una dettagliata cronaca di quella grande sfilata, mentre il cavallo è ricordato presso il Palazzo della famiglia Capodilista a San Daniele fin dal Vasari, che nel 1568 lo descriveva attribuendone la realizzazione a Donatello.
L’attribuire a Donatello questa lavoro non è cosa sicura, perché questi si allontanò da Padova nel 1453, e forse questa attribuzione deriva dal fatto che il cavallo eseguito da ignoto artista e una copia di quello del Gattamelata, opera questa di Donatello.
Il gigantesco manufatto rimase nel palazzo, ricordato dallo Scardeone e dalle vecchie guide della città , fino al 1837, quando i conti Giorgio e Giordano Emo Capodilista lo donarono al Comune di Padova perché lo custodisse e, pena il ritiro del dono, provvedesse al suo restauro.
Il Cavallo era privo di testa e di coda, quindi furono rifatte dall’intagliatore Agostino Rinaldi su modello tratto dal cavallo del monumento equestre al Gattamelata, da parte dello scultore Antonio Gradenigo. Non risultano, da quel momento, altri interventi di particolare impegno sull”opera, a parte alcuni sporadici e limitati lavori di manutenzione.
Fonti
1. Curiosità storiche Padovane 1 di Ignazio Sommer.
2. Padova Cultura – Restauro del Cavallo in Legno.
3. Foto copertina di Bur Regione Veneto.
[Redazione Giornalisti Equestri]