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I romani affittarono la cavalleria a villaggi abituati all’equitazione, ne abbiamo un esempio nelle quote della cavalleria germanica e gallica impiegata da Cesare nella guerra della Gallia.
La cavalleria nelle legioni romane fu utilizzata principalmente per compiti di ricognizione, comunicazione e collegamento.
Tuttavia, dall’alto impero, furono create unità specifiche per agglutinare i corpi di cavalleria, il alae Nei resti archeologici dei campi di queste unità, è stato trovato materiale abbondante (maschere, utensili per cavalli e altri resti) che ha permesso al gruppo Timetrotter di fare le sue fedeli ricostruzioni in termini di armamenti e costumi.
Oltre alla cavalleria legionaria, c’era la cavalleria sportiva i cui sport venivano chiamati palestra ippica Consistevano in una serie di esercizi di destrezza, molto lentamente, eseguiti con giavellotti colorati.
Sia il cavaliere che il cavallo, erano molto adornati e mettevano in evidenza le maschere che coprivano l’intera faccia del cavaliere e talvolta il cavallo. Numerosi reperti archeologici di queste guarnizioni sono stati situati in Inghilterra e Germania.
Fonte
Cavalleria romana a Tarraco Viva
[Redazione Giornalisti Equestri]