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La storia e soprattutto l’origine della razza non sono completamente documentate, tuttavia si presume che gli antenati di questo cavallo fossero utilizzati dai Vichinghi intorno agli inizi del IX secolo.
Alcune delle fonti mostrano delle immagini in cui sono rappresentati dei Vichinghi a cavallo di quelli che potrebbero essere gli antenati dei moderni Jutland, in quanto molto simili nell’aspetto. Alcuni di questi cavalli, infatti, potrebbero aver contribuito alla nascita del ceppo base Suffolk Punch.
Durante il Medioevo furono impiegati nei tornei dando prova di forte costituzione, sapendo sostenere il peso del cavaliere con relativa armatura ed erano frequentemente utilizzati durante le tipiche giostre. Il cavallo dello Jutland viene menzionato per la prima volta nel XII secolo; infatti esistono dei documenti in cui vengono descritti come cavalli da guerra di grande utilità.
Questa razza divenne pure protagonista di una ballata danese chiamata “Svend Felding’s Kamp med Risen” in cui l’eroico Svend, durante un pellegrinaggio a Roma, si trovò ad affrontare un gigante. In questa situazione nessun cavallo si dimostrò abbastanza coraggioso da permettere a Svend di affrontarlo, fino a quando l’eroe non ottenne un maestoso e forte cavallo dello Jutland, talmente potente da poter trasportare 15 skippund. In sella a questo cavallo, Svend riuscì a sconfiggere il gigante.
Il cavallo dello Jutland è un cavallo da lavoro pesante che ha le sue origini nell’antica guerra danese e nei cavalli contadini, discendenti dalla razza equina dell’età del bronzo. Nel XVIII secolo, si tentò di migliorare la razza incrociando i cavalli della scuderia reale del castello di Frederiksborg, ma il risultato furono cavalli troppo leggeri.
Solo verso il 1850 iniziarono i programmi di selezione per la razza Jutland moderna. In questa occasione vennero incrociati cavalli della razza Suffolk Punch e cavalli delle Ardenne. Successivamente, intorno al XIX secolo, furono inclusi negli incroci anche razze quali il Cleveland Bay e lo Yorkshire Coach Horse.
Il soggetto, però, che più contribuì alla nascita dello Jutland fu uno stallone di nome Oppenheim LXII, importato in Danimarca nel 1862, di cui non si è certi della razza di appartenenza (alcuni pensano si tratti di un Suffolk Punch puro, altri di un ibrido tra Suffolk/Shire). Nonostante la sua breve vita, fu il capostipite di molte generazioni di puledri. Si conta che abbia generato circa 1500 figli, di cui 454 iscritti al libro genealogico.
Uno dei suoi discendenti era lo stallone Aldrup Mendekal, appartenente alla sesta generazione. Si ritiene sia stato la chiave di volta nello sviluppo della razza dello Jutland. Due figli di Aldrup Mendekal, Prins of Jylland e Hovding, sono considerati i bisnonni di tutti i cavalli dello Jutland dell’età moderna, con un totale di 443 figlie e 105 figli scelti.
Sul piano estetico lo Jutland è molto simile allo Schleswig, razza da tiro pesante le cui origini sono state influenzate sempre da Oppenheim e dai suoi discendenti. Per certi aspetti potrebbe somigliare pure al Suffolk Punch.
Nel 1881 c’è stata la stesura del primo libro genealogico relativo alla razza Jutland, che registrava circa 22.000 cavalli fino al 2007. Nel 1887 fu istituita l’Associazione Allevatori, mentre l’anno successivo venne fondata l’Associazione Cooperativa Allevamento Jutlandico. Inoltre, sempre nel 1888, i primi stalloni cominciarono ad essere valutati secondo gli standard di allevamento stabiliti.
Nel 1898, in Fionia, nacquero le “Società Federate di Allevamento del Cavallo di Fionia”, che si occupavano dello sviluppo dell’allevamento del cavallo dello Jutland e di altre razze da tiro pesanti.
La popolazione attuale conta 15.000 esemplari negli anni ’50, con 405 allevamenti in Danimarca a loro dedicati. Nonostante il calo di esemplari, uno studio fatto nel 2008 ha rivelato che esiste un rischio minimo dell’estinzione del cavallo dello Jutland a causa di fenomeni come inbreeding e bassa variabilità genetica.
Questo studio includeva circa 716 cavalli dello Jutland e anche cavalli delle razze Knabstrupper e Fredericksborg. Si ipotizzava che questi cavalli si sarebbero presto estinti, a causa della perdita di variabilità e della distanza genetica dalle altre due razze native.
A partire dal 2011 si contano circa 1000 esemplari di Jutland (dati dell’organizzazione danese per la conservazione delle razze).
wikipedia
[Redazione Giornalisti Equestri]